Denuncia di Morte

Ultima modifica 11 settembre 2019

Con la morte viene meno la capacità giuridica. Conseguentemente i diritti di cui il defunto era titolare si trasmettono mortis causa ad altri soggetti oppure si estinguono. Con la morte, si estinguono anche gli status del soggetto, e questo spiega l’importanza che detto fatto giuridico riveste per il sistema dei registri dello stato civile, nei quali gli status medesimi debbono trovare pubblicità.

La competenza alla formazione dell'atto di morte è posta in capo all'Ufficiale dello Stato Civile del Comune dove si verifica il decesso.

Formato l'atto di morte, qualora la persona deceduta fosse residente in altro Comune, l'ufficiale dello stato civile provvederà a trasmettere l'atto al Comune di residenza, per la trascrizione.

Per i decessi avvenuti a domicilio, la formazione dell'atto di morte avviene sulla base di una dichiarazione resa da uno dei congiunti o da una persona convivente con il defunto, da un delegato (in genere, la ditta di onoranze funebri incaricata) o, in ultima istanza, da una persona informata del decesso.

Se il decesso è avvenuto in ospedale, casa di cura o di riposo, la formazione dell'atto di morte avviene sulla base di un avviso emesso dal direttore sanitario della struttura o da chi ne è stato delegato.

Nell'uno e nell'altro caso il decesso va denunciato entro 24 ore.

Nel caso di morte violenta o di ipotesi di reato sarà necessario presentare all’Ufficio di Stato Civile un nulla osta rilasciato dalla Procura della Repubblica per poter procedere alla stesura dell'atto e al al successivo rilascio di autorizzazione al seppellimento della salma. Le agenzie di imprese funebri, su richiesta della famiglia, possono occuparsi di tutta la procedura.

Documenti:

  • certificato di decesso compilato su apposito modulo dal medico curante che attesti l'avvenuto decesso e la causa di morte;
  • certificato di accertamento di morte compilato dal medico necroscopo;
  • scheda ISTAT compilata dal medico curante.